VII edizione: "Armenia 1915 - 2015: un secolo dal genocidio negato"
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5 aprile 2016
VASKEN BERBERIAN al Liceo di Colleferro
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“Sotto un cielo indifferente”
incontro con l'autore Vasken Berberian
“Il passato fa parte di noi e a volte ciò che hai vissuto torna a riprenderti, ma non vuol dire che non sia possibile iniziare una nuova vita”. Così Vasken Berberian, di origine armena, autore del libro “Sotto un cielo indifferente”, ha risposto ad una delle tante domande, quella sull'influenza del passato nella vita di una persona, che gli abbiamo posto durante l'incontro organizzato dal Liceo presso la sala video nell'ambito del Torneo di Lettura Libri Liberi con il coinvolgimento di cinque classi (3A, 4B, 4E, 4F, 4G) dell'Istituto. “Tu e io, bambini. Stiamo giocando insieme. Circondati da un paesaggio incantevole, in un luogo che non saprei collocare e che tuttavia mi è familiare, lanciamo dei sassi sulla riva di una baia”. Così inizia un libro che sicuramente non avremmo immaginato potesse lasciare un segno in noi adolescenti. Ma non poteva essere altrimenti di fronte ad una storia che narra l'essenza stessa della vita, come una continua fuga, come prigione e anche come desiderio di libertà, quella di due gemelli, Mikael e Gabriel, che vivono esperienze completamente diverse, entrambi sofferenti 'sotto un cielo indifferente' che li rende consapevoli di ciò che è accaduto. Si sa che quando a noi studenti viene consigliato di leggere un romanzo di ben quattrocentottantuno pagine, quasi nessuno reagisce facendo salti di gioia o iniziandolo a leggere la sera stessa tutto d'un fiato; beh, questa volta è stato diverso, o almeno per la maggior parte di noi.
Vasken Berberian è riuscito a centrare il bersaglio e a colpire perfettamente i nostri punti deboli; conoscere colui che ha saputo coinvolgere ragazzi di diciassette anni, facendoli immedesimare nella storia anche solo per un minuto, è stato davvero emozionante e ci ha confermato che leggerlo ne è valsa la pena. Fin dalle prime battute dell'incontro si è creato un rapporto di empatia e numerose sono state le domande e gli interventi che hanno creato un vero e proprio dibattito con l'Autore, introdotto dal Dirigente Scolastico Antonio Sapone e guidato dal Prof. Gentile, coordinatore del progetto Libri Liberi, dalle Prof.sse D'Abbruzzi, Archilletti, Santucci e Ludovici. Le nostre domande non hanno avuto per oggetto solo il romanzo, ma anche aspetti riguardanti la vita personale dell'Autore; ci è sembrato che Berberian si trovasse a suo agio e noi ragazzi eravamo molto attenti e interessati ad ascoltarlo. Grazie al suo racconto abbiamo potuto riflettere sul genocidio armeno e sul “silenzio del mondo” intorno a questa tragedia: dopo cento anni l'ombra del genocidio continua a pesare sulla storia degli armeni, passando inosservata in tutti gli altri Paesi. Nonostante questo comune modo di pensare, l'Autore di “Sotto un cielo indifferente” sostiene che “se un armeno potesse dialogare oggi con un turco, ciò dovrebbe essere fatto in maniera equa, perché non si può attribuire all'odierna gioventù turca ciò di cui il loro governo si è reso responsabile un secolo fa”.
Il momento che sicuramente ha emozionato un po' tutti è stato quello in cui ha parlato di sua madre, venuta a mancare pochi giorni prima della pubblicazione del libro e alla quale ha dedicato il romanzo, attribuendo alla sorella dei due protagonisti il nome “Rose”. L'incontro si è concluso con i ringraziamenti, gli autografi e con le foto per immortalare ed imprimere nella mente di tutti questa splendida giornata.
“Hai lasciato indietro i sogni. Hai perso il tuo passato. Ma a volte ciò che hai vissuto torna a riprenderti”. Dall'esperienza di Berberian a quella nostra il passo è breve. Persino nel caso di una vita ancora da vivere pienamente, come la nostra.
CASCIO NICOLETTA
DILOLLI LIVIA
3A LICEO SCIENTIFICO MARCONI
Si riparte!
Dopo una vittoria al filo di lana della scorsa edizione (un solo punto di scarto fra la vincitrice 4D e la seconda con onore, la 4A), rieccoci per la settima edizione.
Quest’anno il tema è di quelli forti, cioè il genocidio subìto dagli Armeni nel 1915, una strage enorme sepolta per anni dalla lapide del negazionismo.
Un argomento che fa da cornice lontana ai due romanzi proposti:
Elif Shafak, La bastarda di Istanbul, 2006 Rizzoli
Vasken Berberian, Sotto un cielo indifferente, 2013 Sperling & Kupfer
Quest’anno, però, la formula del Torneo è leggermente modificata: per la terza manche non ci sarà un libro da leggere ma ci saranno due film da vedere:
La masseria delle allodole, di Vittorio e Paolo Taviani, 2007
Il padre, di Fatih Akin, 2014
Il percorso, come quello dell’anno scorso, sarà impreziosito dall’incontro con un autore, per la precisione con l’armeno Vasken Berberian, che si terrà nel mese di aprile.
Un sincero augurio a tutti per la nuova avventura!